A partire dall’idea di “una scuola a porte aperte, dove si vive e si apprende in natura, all’aria aperta e nella comunità che educa e che si educa insieme”, il progetto compone i diversi ambiti funzionali attraverso un impianto distributivo “ramificato”, capace di conferire all’edificio un carattere unitario e molteplice insieme: più alto e compatto sul fronte nord, lungo via Lorenzo Nottolini; più basso e aperto, articolato, frammentato verso il parco Sorbano a sud, laddove il verde pubblico si insinua tra i volumi della scuola – caratterizzati da geometrie sghembe e angoli arrotondati – permeando i suoi spazi più intimi e nascosti e realizzando una profonda compenetrazione tra interni ed esterni. Sia nella configurazione volumetrica, che nella strutturazione degli spazi aperti e interni ad essa complementare, l’organismo architettonico intende porsi in coerenza con l’articolazione morfologica e ambientale del tessuto urbano circostante, costituendo un nuovo riferimento di identificazione urbana e di qualificazione architettonica e funzionale del quartiere.
#SCUOLEINNOVATIVE PROGETTIAMO LA SCUOLA DEL FUTURO / Argenti, Maria; Cutroni, Fabio; Novembri, Gabriele; Novembri, Matteo; Plastina, Matilde; Percoco, Maura. - (2016).
#SCUOLEINNOVATIVE PROGETTIAMO LA SCUOLA DEL FUTURO
ARGENTI, Maria;CUTRONI, Fabio;NOVEMBRI, Gabriele;Novembri, Matteo;PLASTINA, Matilde;PERCOCO, Maura
2016
Abstract
A partire dall’idea di “una scuola a porte aperte, dove si vive e si apprende in natura, all’aria aperta e nella comunità che educa e che si educa insieme”, il progetto compone i diversi ambiti funzionali attraverso un impianto distributivo “ramificato”, capace di conferire all’edificio un carattere unitario e molteplice insieme: più alto e compatto sul fronte nord, lungo via Lorenzo Nottolini; più basso e aperto, articolato, frammentato verso il parco Sorbano a sud, laddove il verde pubblico si insinua tra i volumi della scuola – caratterizzati da geometrie sghembe e angoli arrotondati – permeando i suoi spazi più intimi e nascosti e realizzando una profonda compenetrazione tra interni ed esterni. Sia nella configurazione volumetrica, che nella strutturazione degli spazi aperti e interni ad essa complementare, l’organismo architettonico intende porsi in coerenza con l’articolazione morfologica e ambientale del tessuto urbano circostante, costituendo un nuovo riferimento di identificazione urbana e di qualificazione architettonica e funzionale del quartiere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.